# 40 ≡ Re: Energie rinnovabili e tagli
Babio,
Citazione:
Quindi non so chi si rimbecilla mediaticamente!
Tutti mio caro proprio tutti! Io, tu, tutti.
Anche a me piace la coca cola, l'ipod e quant'altro ed ovviamente adoro la mia Bandit! Come se non fossi consapevole di come e dove vivo.
Però l'informazione deve essere ben depurata da facili slogan.
Leggo e riporto tout court ad esempio sul bollettino della Confartigianato:
Nei Paesi senza nucleare la corrente costa meno che in Italia (Titolo)
"La colpa non è il fatto che non abbiamo l’atomo. Dal confronto dei prezzi dell'energia elettrica al netto delle imposte nei 7 Paesi europei (Austria, Danimarca, Grecia, Irlanda, Lussemburgo, Portogallo e Polonia) che non hanno produzione di energia elettrica con il nucleare, il costo dell'energia in Italia rimane più elevato tra il 22,2% e il 45,7 "
(io lo chiamo costo di corporazioni.... per non dire altro)
La domanda è : "l'Italia, più di venti anni fa ha operato una scelta signifiicativa, ha detto no al nucleare. Cosa ha fatto la programmazione e pianificazione politica per sostenere tale scelta?? Come mai non abbiamo operato sul fotovoltaico, sull'eolico e quant'altro come hanno fatto Germania, Danimarca, Polonia?? Sono pazzi loro?? O siamo furbi noi??
Nella mia regione d'origine (Basilicata) non si vede un pannello fotvoltaico nemmeno su depliant e sapete perchè? Non c'è alcun interesse. L'isola di Creta ne è piena.
La pianificazione e programmazione geo economica sono prerogative della politica che non dovrebbe sbandierare slogan di contingenza.
Perchè è più facile credere che sia utopistico e da bamboccioni credere di poter vivere in una realtà con richieste inferiori di energia e forniture della stessa ecocompatibili??
E' da bambini mai cresciuti?? LO SONO!