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Il mio Bandit Raduno (ottobre 2002)
Argomento: Bandit Raduni Data: 25/10/2002

Il mio Bandit Raduno
Monterspertoli 19-20 ottobre 2002

Anche se non sono bravo in queste cose, provo a raccontare il Bandit Raduno così come l’ho vissuto io. Forse è un po’ lungo, ma l’ho scritto come se lo stessi raccontando a qualcuno.

Anzitutto, devo ammettere che aspettavo con ansia questo momento, per una serie di motivi. Adoro la mia moto, mi piacciono i raduni, i banditi sono simpatici, e poi dovevo eliminare il triste ricordo del mio primo Bandit Raduno dove la mia moto non è mai arrivata causa incidente. L’unica nota negativa alla vigilia era l’assenza della zavorrina impegnata a studiare.
Insomma, dopo una notte in cui mi sono svegliato varie volte, suona la sveglia alle 7:45, ma io ero già sveglio. Mi alzo, mangio una cosa veloce veloce, mi vesto (trascuro qualche particolare:-)) e scendo in garage dove lavo Nikita (la mia B6). Una bella ingrassata alla catena, controllo gomme e via. Prima di arrivare all’appuntamento con gli altri banditi romani, passo da Fede (la zavorrina) che oggi non mi accompagnerà in questa avventura. Facciamo colazione e con un po’ di rammarico la lascio per raggiungere il luogo di incontro. Arrivo con qualche minuto di ritardo e trovo Mike ad aspettarmi: appena mi vede mi fa qualche gesto come a dire “è tardi!”… Io allargo le braccia in segno di scusa, e subito vengo distratto dalla stabilità di Nikita guidata senza braccia… Bene… Tutto promette per il meglio. Comunque il mio ritardo non è grave visto che ancora non c’è traccia di Rusty. Metto benza e Mike fa colazione, io non lo seguo perché già ne ho fatte due. Poi arriva Rusty James e anche lui si rifocilla. Quindi dopo la sigaretta (loro, io non fumo) si parte.
Sono circa le 10:00, si decide di fare l’autostrada fino ad Orvieto e poi proseguire per la Cassia. L’idea non mi piace molto, ma tanto anche la Cassia fino a Viterbo è una noia mortale. Il tempo è decente, non piove, ma è freschetto. Ci fermiamo in un autogrill dove qualcuno nota le nostre Bandit e ci chiede quanto costano (che soddisfazione!). Breve pausa caffè-pipì e si riparte dopo che Mike e Rusty si coprono un po’ di più.
Finalmente si esce dall’autostrada (che comunque non è stata proprio monotona), e subito ci sono una serie di curve ad attenderci, tanto per farci pregustare quanto ci aspetta.
Il bello di viaggiare con Mike è che conosce la mappa degli autovelox e appena vede qualcosa che possa somigliare alla polizia rallenta. Il brutto è che ogni volta che mi sorpassa con il suo scarico aperto mi fa prendere un colpo.
Arriviamo a San Lorenzo Nuovo (se non sbaglio), dove vivono gli zii di Mike, che passiamo a salutare. Gentilissimo, lo zio ci offre la colazione; due chiacchiere e di nuovo in viaggio.
Proseguiamo per la Cassia fino a Siena, Rusty James allunga e ci perde, così quando io e Mike deviamo per la superstrada dobbiamo contattarlo per indicargli la strada giusta. Si mangia qualcosa in una stazione di servizio e avvertiamo Romeopapa che stiamo arrivando. Quindi proseguiamo per Poggibonsi.
Lasciata la superstrada troviamo Romeopapa, che ci attende con il suo splendido B12. Per me è la prima sorpresa: me lo ricordavo su un B4. Che bello, iniziamo ad aumentare:-). Il neo acquisto del gruppo ci guida fino alla motolocanda, dove ci aspettano Kappa con la zavorrina, Daniele e Angelita e MaxGSX750. Non è un bandito, ma che importa: è simpatico!
Saputo che i banditi nordici sono in ritardo, dopo esserci riposati un po’ e bevuto qualcosa (buon vino messo a disposizione dalla nostra mammina Angelita…eh eh), andiamo a fare un giro verso Volterra. Bellissimo giro, però mi accorgo che la Bandit non è proprio una moto tranquilla e non lo sono neanche i banditi, anche se fingono di esserlo. Romeopapa, a dispetto del suo aspetto pacato, sfreccia come un razzo; Rusty James, neanche a dirlo, gli rimane incollato. Anche Kappa lo vedo in splendita forma, ma diciamo la verità, la zavorrina funge da limitatore automatico. Sono riuscito addirittura a superarlo. E che dire del GSX750… altro che moto da turismo. E poi c’è sempre Mike con quel coso che ti stappa le orecchie.
Mentre siamo in giro apprendiamo dal gruppo, che giunge dal nord, la notizia che Gunny è caduto. Io non ho ben capito cosa sia successo, ma sono profondamente dispiaciuto, tanto più che mi è capitata la stessa cosa al primo raduno. E un po’ i fantasmi di quella scivolata si fanno risentire. Certo, l’importante è che si sia rialzato e stia più o meno bene, ma so bene che il gusto amaro in bocca rimane, eccome!
A Volterra chiamo la zavorrina e, mentre le racconto qualcosa, vedo spuntare Edo, “boh?!..” mi dico… “avra’ volato”:-).
Al ritorno, Romeopapa ci abbandona, perché ha un impegno.
Alla motolocanda, intanto, ci aspettano birra e vino per recuperare energie.
In attesa dei nordici, che, onestamente, ci fanno un po’ preoccupare, arrivano Rogerbandit e zavorrina, Fabbandit e zavorrina e Svalo (spero non dimenticare nessuno). Poi si cerca di comunicare con il gruppo in arrivo, ma niente. Ad ogni rumore pensiamo siano loro, ma ancora niente. Poi finalmente comincia ad arrivare una bandit dietro l’altra… mi sento quasi emozionato! Subito noto due gemelline di Nikita, sono quelle di Vanaxel e Hurrican. Ci sono poi Ganassa, Klaudio e l’appiedato Gunny… be’ ora si che rivedo me stesso qualche mese prima… arrivare alla motolocanda senza moto è un ricordo che ti rimane dentro. Vorrei chiedergli qualcosa di piu’, ma forse non è il caso, quindi mi limito a qualche notizia frammentaria. Per il resto tutto veramente bello.
Alle persone mai viste, mi presento senza timore. Ovviamente riconosco subito Vanaxel (chissa’, forse perché è l’unica bandita?!?:-)), gli altri imparo a conoscerli piano piano. Con loro sono arrivate anche le magliette ufficiali dei banditi forniteci dal grande assente Minavagante.
In attesa della cena comunico con McOrion via sms e, grazie alla collaborazione di Kappa, gli indico la strada per raggiungerci il giorno dopo; ebbene sì, si aggiungerà anche un siculo! Poi, in compangia di MaxGSX scendo nella tana di Angelita, dove ammiro uno spettacolare cammino e dove Daniele ci offre in anteprima un ottimo bicchiere di sangria.
È l'ora della cena!
Noto una somiglianza imbarazzante tra Klaudio e Hurricane… “miii chi è l’uno e chi è l’altro?!” A cena ci raggiungono anche Romeopapa e la sua sempre sorridente zavorrina, però in macchina!… ma, bandito che mi combini?!?? Ok, perdonato solo perché recupereranno il giorno dopo. Purtroppo non ricordo tutti i nomi dei ragazzi a cena, scusatemi, ma eravamo veramente un bel numero, ma ricordo che è stata proprio una bella cena. Ci hanno fatto compagnia anche Lillo e zavorrina insieme alla loro trippa. Non sono un appassionato di trippa, ma il sughetto meritava la scarpetta.
Tra un brindisi e l’altro (non manca quello per Minafornitore), la serata passa piacevolmente. Peccato solo che Gunny deve lasciarci per un po’ per andare al pronto soccorso.
Ora, tutti a nanna.
La notte la passo più o meno come la precedente, in attesa del mattino. Nonostante fosse in programma la sveglia alle 9:30, appena sento Gunny alzarsi lo seguo e alle 9:00 ero gia’ in piedi docciato.
Faccio due passi fuori mentre i guerrueri continuano il loro riposo e mentre parlo al telefono con la mia zavorrina (be’ ammetto che un po’ mi manca) mi raggiungono Gunny e Max. La motolocanda, con tutto quella pace intorno è meravigliosa. Poi, piano piano, spuntano i banditi come funghi. Anche Klaudio, che ha dormito profondamente (lo garantisco!:-)), al punto di non sentire le campane della vicinissima chiesetta, ci raggiunge a colazione.
Quando poi ci raggiungono anche i banditi, che hanno dormito altrove, inizia la bandit sfilata con relative foto: meravigliose!
Partenza per Albola, dove ci attende la visita enologica. Inizialmente un passo tranquillo, quasi mi preoccupo visto che davanti c’è Romeopapa che il giorno prima non mi sembrava così calmo; ma poi vedo la sua zavorrina che ogni tanto si gira per fotografarci… quindi ok, tutti calmi: è tempo di posa.
Il giro è bellissimo. Diventa sempre più divertente e sportivo, fino a quando arriviamo alla meta. Un gruppetto arriva qualche minuto in ritardo causa spegnimento motore di Morgana (B6 di Mike) con conseguente lieve caduta di Rogerbandit che c’ha rimesso una frecciaL.
Si spengono i motori e si apre la bocca: inizia la degustazione. In realtà prima facciamo un giro nelle cantine della azienda enologica, con tanto di spiegazione. Tutto ha l’aria di una gita scolastica, ma intorno a me sono circondato da Banditi… veramente molto bello, e inizio a fare foto a destra e sinistra. Quindi si passa alla degustazione (meno scolastica) di vari vini, direi ottimi, compresi grappa e vinsanto, per poi ripartire in direzione della motolocanda. Per quanto mi riguarda, al ritorno mi sono divertito un casino, forse complice la degustazione, ma io vedevo un sacco di curve… per fortuna la strada girava sempre dove giravo io:-). Durante la via, abbiamo incontrato un imbecille con un Mercedes, che si è messo a gareggiare con noi. Qualcuno lo passa, ma poi questo fa da tappo, e qui Ganassa ha una grande idea: lo rallenta! “Bella Ganassa, ti affianco anche io”, così sorpasso l’imbecille e lo rallentiamo ulteriormente in modo che tutti possano passare. Che soddisfazione!
Prima di arrivare alla motolocanda, dove ci aspetta anche Gunny, Kappa ci fa un piccolo filmino, che spero di vedere presto, e poi tutti a mangiare… be’ forse siamo un po’ ripetitivi, ma mangiare ci riesce proprio bene, anche perché Angelita in cucina “je ‘a molla”!!!
Dopo pranzo, si fanno i bagagli. Noi di Roma siamo tra i primi a partire. Mi spiace un casino lasciare i banditi, ma s’è fatta ‘na certa…. In sella, e dopo i saluti (spero di aver salutato tutti), Mike, Rusty James, McOrion, che ci accompagna fino a Roma, ed io partiamo in direzione sud. Decidiamo di fare misto statale-autostrada. Inizialmente è molto bello guidare in mezzo a tutte quelle curve, ma quando inizia a calare il sole, e la stanchezza si fa sentire, siamo tutti felici di prendere la sardostrada. Prima di imboccare l’autostrada ci perdiamo il solito Rusty; anzi è lui che perde noi andando in fuga, ma ci ricontriamo al primo Autogrill. Ultimo riposo, pieno di benza e si riparte con la promessa di mantenere un ritmo tranquillo 120-130Km/h. E, invece, credo per la stanchezza e la voglia di riunire le ginocchia, iniziamo a superarci a vicenda…. 130, 140, 150, 160 Km/h… e ancora qualcuno allungava… alla faccia del ritmo tranquillo. Causa traffico mi perdo tutti e prima di uscire dall’autostrada rivedo solo Mike con il quale ci salutiamo a gesti. Piu’ tardi, quando ormai sono al calduccio, mi assicuro che anche McOrion abbia imboccato lo svincolo giusto e stia proseguendo per il suo, ancora lungo, rientro.
Ecco, questo è stato il mio week end in compagnia di splendite persone.
Ringrazio tutti i banditi, Nikita, Daniele e Angelita per l’ospitalità e tutti i vari intrusi.
Ragazzi è stato un raduno fantastico!
Un ultimo pensiero va alla mia zavorrina Fede, che ha perso questa avventura, ma che è stata sempre nei miei pensieri, anche perché sono tornato in quei posti dove abbiamo avuto uno spiacevole incidente. Il primo raduno lo abbiamo vissuto insieme a metà; ora che ne ho vissuto uno intero, spero davvero possa rifarne un altro con lei.
A presto in sella!!!
Dado


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