cerca
Ricerca avanzata
Login
Nickname

Password



Hai perso la tua password?

Non hai un tuo account?
Registrati!
Menu
Who's Online
#66: ospiti
#0: utenti
#su 5839 iscritti

Sei un utente anonimo.
Registrati ora!
Espandi/Comprimi
 
Espandi/Comprimi
Prove su strada : I miei primi 7000 Km.!
Da JohnJohn il 31/1/2009 10:30:49 ( letture 10724 )
Prove su strada

I miei primi 7000 Km.!

A tre mesi dal ritiro della mia fiammante Bandit 1250 S Traveller, dopo i miei primi 7000 Km., faccio un primo bilancio. Già due bei Tour la giovane Bandit è stata chiamata a fare: il “Calabrisella 2008” che in cinque giorni ci ha portato a toccare e vedere i posti più belli di Lucania e Calabria e il “Sardinia 2008” che in altri cinque giorni ci ha fatto scoprire l’altra Sardegna, quella interna, forse più vera!

Le mie precededenti esperienze motociclistiche sono state fatte con una VFR V-Tec ed una Suzuki V-Strom 650 con le quali ho percorso rispettivamente 60 e 50 mila Km.. Non mi lascio influenzare dai marchi e dalle mode e cerco la sostanza nelle cose; d’altronde né la linea della Strom né quella della Bandit mi fecero innamorare come invece fu per la VFR, che ritengo ancor oggi un bell’esempio di stile. Ma veniamo alle mie impressioni. La Bandit 1250 è una moto per un utente maturo che ricerca la sostanza senza inutili fronzoli. Certamente ha dalla sua un ottimo rapporto qualità-prezzo, come per la V-Strom. Però, rispetto a quest’ultima, la vernice, i comandi e le rifiniture sono di un altro pianeta, superiori anche alla più costosa VFR. Quest’ultima ha un’anima più sportiva, accentuata dall’entrata del V-Tec che come un turbo, intorno ai 7000 giri, sparano il pilota con una progressione ed una tonalità gutturale del motore che sembra proiettare nell’iperspazio! La VFR ama i regimi intermedi e quelli alti, dove il citato V-Tec regala forti emozioni: una guida precisa ed una frenata da riferimento ne fanno una fedele compagna dello Sport-Touring. La VFR però, rispetto alla più grande Bandit “paga pegno” nei bassi regimi, e negli intermedi dove la Banditona è una forza della natura! Quest’ultima, a dispetto del peso, forte della guida rialzata, di un angolo di sterzo superiore rispetto a quello concesso dai semimanubri del VFR, riesce ad essere anche più maneggevole e piacevole nell’uso quotidiano e cittadino. Nell’uso a bassa velocità o in colonna, a dispetto della sua cubatura, la Banditona non è bollente come la più piccola VFR che con i radiatori laterali “regala” saune indesiderate al povero pilota specie con le elettro ventole in funzione. Se poi si aggiunge che il pilota è praticamente seduto sui due cilindri posteriori si ha un quadro poco edificante: insomma l’uso estivo cittadino e comunque a bassa velocità della VFR è quasi un supplizio! Con l’aumento della velocità anche la posizione abbastanza caricata in avanti viene contrastata assai efficacemente dalla spinta del vento sulle braccia (dopo gli 80 Km/h); ne consegue che la VFR ha bisogno di velocità perché la pressione del vento possa contrastare il carico sui polsi! Sulla Bandit la postura è più turistica ed anche grazie al manubrio più alto la guida è più rilassante, e ciò grazie anche alla fluidità del motore: il peso c’è ma non si avverte, la posizione in sella è ottimale, migliore rispetto alla Strom, dove la sella fortemente incavata mi affaticava nelle lunghe distanze sia per la posizione “bloccata” in sella che per una postura troppo eretta. Inoltre della Strom ricordo le rifiniture e la qualità mediocre della leva del freno posteriore e della sua posizione troppo alta e del cambio, non dolce come quello di VFR e Bandit con conseguente usura del dorso della scarpa sono.. Il freno posteriore della Strom era troppo esuberante e poteva portare al bloccaggio complice anche le ruote Trail. Il prezzo, il tiro dell’ottimo bicilindrico, i consumi ridotti e la “freschezza” del motore -nel senso che il calore del motore non arriva affatto al pilota- ne fanno comunque un’ottima moto dal rapporto qualità/prezzo difficilmente riscontrabile. Vista l’esuberanza dell’impianto frenante, ora che è disponibile in Italia, comprerei la versione con l’ABS! Tornando alla Banditona, certamente il motore è il suo piatto forte; siamo in presenza di un quattro cilindri “anomalo” con una curva di coppia piatta ed un tiro taurino disponibile già da bassissimi giri, tant’è che il modo di andare col Bandit è opposto a quello del VFR: regimi spesso “visitati” dal VTec, sulla Bandit, di fatto sono inesplorati perché inutili! Forse questo è il maggior pregio o il difetto (dipende dall’utente!) della Banditona: è una moto che sembra elettrica con qualsiasi marcia innestata e senza bisogno di urlare e farsi sentire! Con tale naturalezza e senza “emozionanti” esplosioni di potenza che potrebbero non gratificare il pilota alla ricerca dell’esplosione rabbiosa della potenza! Quello che posso garantire è che compresa come va condotta, la Bandit dà molte soddisfazioni sul piano dinamico oltretutto in maniera silenziosa ed assai redditizia dal punto della guida. Le gomme originali, le Dunlop 218, sono state ottime gomme in quanto a grip e a maneggevolezza, assai meno per la durata: a 4500 Km. lisciate completamente dalle belle strade della Sardegna, le ho sostituite, con dei Diablo Strada.
Dopo 2500 Km. percorsi con questi ultimi devo dire che il consumo del battistrada si è ridimensionato tanto che stimo di poter percorrere ancora 5-6 mila Km.. Delle gomme originali rimpiango la “comunicativa” superiore, tanto che al prossimo cambio monterò le nuove Dunlop Road Smart.
Sulla mia Bandit ho apportato le seguenti modifiche:
-Per non usurare la scarpa sono. alla ricerca di un’inesistente settima o ottava marcia, ho montato subito un contamarce che avevo sul VFR e poi sul V-Strom: per me è un accessorio necessario e non capisco perché su una moto con tanta coppia, una casa come la Suzuki che dotò le bisnonne GS-G del contamarce integrato negli anni 80 come oggi fa per le GSX, ha dimenticato di inserirlo nella Bandit.
- Arretramento di pochi cm. del bauletto per dare maggiore spazio, in senso longitudinale, alla passeggera. Per fare ciò ho utilizzato una piastra in resina GiVi.
- Montaggio dei tamponi salvacarena GSG, reperiti in Germania, specifici per il Traveller.

Penso, a questo punto, di poter fare un primo bilancio di questa moto. Non è una moto “modaiola”, la si compri se piace veramente la sostanza, e di questa v’assicuro, ce n’è tanta! Anche se sembrerà strano, è una moto poliedrica, che si lascia condurre nel quotidiano assai naturalmente, anche nel quotidiano, come nelle uscite con gli amici, dove, state tranquilli, non si lascierà mai lasciare indietro, anzi… D’altronde, è anche una Traveller, per cui comoda per il turismo a due. Se a ciò si aggiunge che grazie al fatto che il motore non ha bisogno di girare alto, si riesce con molta facilità a percorrere 18-19/ Km./l., ha un ABS sportivo, e costa quanto la CBF dell’Honda –al confronto mediocre- si capisce che ci siano tanti buoni motivi per comprarla! Certo è destinata ad un motociclista maturo: chi si aspetta “esplosioni” dal Bandit resterà deluso. E’ una moto di sostanza dedicata ad un motociclista che la conduca in maniera non aggressivo e regolare: in questo modo la Bandit regalerà grosse soddisfazioni al fortunato proprietario!

Alla fine, questa la mia pagella riassuntiva:
- linea: 8,5 classica. Peccato per il voluminoso e non bello bombardone di scarico.
- rifiniture: 9 Ottime verniciature, cromature. Mancano indicatore acqua e contamarce.
- motore: 10 E’ il pezzo forte della moto! Coppia lineare ed utilizzabile già appena sopra il minimo, forte già a 3000 g./m, dirompente negli intermedi.
- comandi: 9 Regolabili e di ottima fattura. Dura da azionare la frizione anche se idraulica.
- Trasmissione: 9,5 Dolce e senza giochi.
- Sospensioni: 8,5 Fanno il loro lavoro sia che si vada allegri che carichi in coppia.
- Freni: 9,5 Ottimo impianto per modulabilità e prontezza. Ottimo l’ABS per nulla invasivo.
- Consumi: 9 18/19 Km.l. è un risultato facilmente ottenibile sfruttando le marce alte.
- Fari: 8,5 Luce ben distribuita ed omogenea. L’impianto si avvale di due fari.
- Strumentazione: 9 Contakm digitale e contagiri analogico. Mancano contamarce e temp. liquido.
 

Informazioni correlate
Bandito
Bandito

Maico
Iscritto dal: 9/6/2006Messaggi: 26
Da: Castelletto di Brand.(PV)
Re: I miei primi 7000 Km.!
»21/3/2011 9:50
bravo JohnJohn, bella esposizione.
Ho appena acquistato un Bandit Traveller 1255 del 2009
con 8000 km., sto iniziando ad usarlo, e le prime
impressioni coincidono con la tua prova.
Interessante il suggerimento per la piastra bauletto e per
i paracarena.
Buona strada! :-)
eee......strada libera!!!!

Profilo Visita il sito

Tecnica & Hardware
Incontri
Tutti in sella
Vita da Club


Design By boltz & thejasco