Eccomi qui, a scrivere un mini report sul giro bellissimo tra lombardia, liguria ed emilia romagna, che ho avuto occasione di fare la scorsa settimana.
Più avanti metterò qualche foto, per ora sto bisticciando con imageshack....
Protagonisti, la sottoscritta con la sua bellissima essevù, e il mio amico e collega Luca, con Hornet 600 rumorosissima
Giorno infrasettimanale, partenza h9 dal parcheggio dell'Ikea di Corsico, la giornata promette bene, in cielo non c'è una nuvola!
Prendiamo la tangenziale per un breve tratto, usciamo sulla Val Tidone, percorriamo spediti il primo noioso tratto fino a Castel San Giovanni, ci fermiamo a Pianello Val Tidone per un caffè e ripartiamo al volo.....iniziano le curve!!
Il mio intento era di ritrovare una strada percorsa con MinaVagante e i Ciappi un mesetto prima per salire al Brallo, ma niente da fare, non mi ricordo dove cavoli l'avevamo presa, per cui proseguiamo per tutta la Val Tidone fino ad incrociare la statale del Penice.
La strada sale dolcemente, curve dolci che un pò si snodano nei boschi e un pò risalgono le colline in mezzo ai prati, regalando splendidi panorami sulle colline piacentine.
Incontriamo un'indicazione per il passo del Brallo, decidiamo di prendere quella strada cambiando idea dopo pochi km, dato che la strada diventa praticamente sterrata!!
Tornati sulla statale del Penice, in pochi minuti siamo in cima, ci fermiamo per una sigaretta e per discutere su cosa fare una volta a Bobbio, io non vedo l'ora di fare la discesa dal Penice che mi piace un sacco!!
In giro non c'è anima viva, complice la giornata infrasettimanale, abbiamo incrociato si e no due macchine venendo in su.
Ripartiamo verso Bobbio, giù dalla discesa dal Penice che alla Babi ci piace tanto
, a Bobbio prendiamo la Valtrebbia che, per chi non la conosce, è un incalzare di curve una via l'altra, con panorami mozzafiato....
Prendete una valle scavata nelle rocce, un torrente azzurro cielo che scorre nello strapiombo, e una strada piena di curve che dolcemente vi porta verso il mare....ecco, siete in Valtrebbia
Peccato solo che in alcuni tratti l'asfalto è un pò rovinato, amen, si va un pò piu piano!
Ci fermiamo a mangiare in un barettino lungo la strada, già testato nel precedente giro, nella piazza principale di Ottone.
Tempo di riprenderci un attimino, caffè, sigaretta, un occhio alla mappa per la scelta dell'itinerario, e si riparte.
Decidiamo di non andare fino al mare, altrimenti poi chi ce lo fa fare di tornare a casa?
Decidiamo di percorrere la Valtrebbia ancora per un pò, e di prendere per la Val d'Aveto quando troviamo una stradina che ci ispira.
Risaliamo sulle nostre splendide moto
, e di nuovo in mezzo alle curve della Valtrebbia.....
Ci fermiamo a fare benzina, e poco dopo aver passato Rovegno troviamo le indicazioni per Santo Stefano d'Aveto.
Prendiamo di qua? Ma si, prendiamo di qua.....
La strada si restringe, inizia ad arrampicarsi sulla montagna con una scarica di tornantini (meno male che ho imparato a farli!), arriviamo in cima, al Passo di nonmiricordoilnome
, (ricordato!!!! Passo del Fregarolo!!!!) a mille e qualcosa metri, e ricominciamo a scendere....il panorama è splendido, ma la strada è abbastanza impegnativa quindi niente sosta per le foto!
Ridiscesi a valle, sbuchiamo in Val d'Aveto all'altezza di Cabanne, prendiamo verso Rezzoaglio e una volta a Rezzoaglio prendiamo per Castagnola-Salsominore.
Signori.......che strada!!!!!
Prendete la Valtrebbia, elevatela al quadrato e poi ancora al quadrato....e ci siamo vicini!!!
Una valle spledida, più selvaggia e solitaria, la strada che sembra disegnata per il puro divertimento motociclistico....tratti veloci con curvone che sembrano girare 360° intorno alla montagna, tratti molto più lenti e guidati dove la strada si stringe, da un lato lo strapiombo, dall'altro la roccia, tratti in cui si passa in gallerie scavate nella roccia, il tutto a picco sul torrente che scorre centinaia di metri piu in basso......
Meraviglioso, quel tratto di strada tra Rezzoaglio e Salsominore è qualcosa di veramente meraviglioso....
Peccato per un maledetto camion che mi ha rovinato tutta la poesia del momento, facendomi letteralmente sbiancare per lo spavento....mi sbuca da dietro una curva in uno dei tratti piu stretti della strada, dove a malapena ci passano un'auto e una moto....figurati un camion....
io lato roccia, lui lato strapiombo, lo vedo sbucare deciso, penso: mi stringo tutto a dx, praticamente sono cosi a dx che ho appoggiato la moto alla parete di roccia, e mentre mi viene incontro mi rendo conto che non è un camion....è un autotreno.....e mentre mi passa di fianco, il rimorchio chiude sempre di piu la traiettoria....io chiudo gli occhi, e grazie a qualcuno che lassu mi vuole un pò di bene, non sono stata stritolata dal camion.
Questo simpatico incontro mi ha rovinato un pò il momento, perchè per un buon quarto d'ora avevo ancora il cuore in gola e non riuscivo a fare una curva giusta....
Ma vabbè, tralasciamo.
La strada stupenda si ricongiunge alla Valtrebbia, e ci riporta a Bobbio.
Scambio di moto, e risaliamo sul Penice.
Che dire della Hornet, era un sacco di tempo che volevo provarla, all'inizio solito impaccio dovuto alla posizione totalmente diversa e al motore totalmente diverso...
ma quanto è divertente?
ero un pò timorosa nelle curve, ma è precisa precisa, tiene la traiettoria impostata, bella morbida...non so come descrivere l'impressione, però una volta capita, è veramente una motina divertente!
In cima al Penice il mio socio rivuole indietro la sua moto, come solito la mia essevù non la capisce nessuno, peggio per voi....
Parcheggio e ristorante sono deserti...ma quanto è bello girare in settimana??!!
Arriva un motociclista solitario con la Dorsoduro....
Arrivano due signori con due moto che avranno all'incirca la mia età.....
Sigaretta, scelta dell'itinerario, si riparte!
Decidiamo di scendere fino a Varzi, poi prendere per Zavattarello e perderci nell'Oltrepò in direzione di Broni e Stradella.....
Anche questo tratto di strada ne sa veramente un sacco, è molto più lento e guidato, stradine strette che si arrampicano sulle colline, tornantini che risalgono in mezzo ai campi.....
ci fermiamo a Zavattarello, perchè al Penice era tutto chiuso e noi stiamo morendo di sete...
Un paio di foto, the freddo al limone ghiacciato, e si riparte...
Ultimo tratto di curve in mezzo alle colline dell'Oltrepò, in mezzo ai vigneti, alle casette in pietra, ai campi, ai paesini.....anche l'Oltrepò ha la sua magia e il suo fascino, non c'è che dire....
Curvine curvine e ancora curvine, tornantini di quelli stretti stretti da fare in prima e con un pò di frizione tirata perchè sennò l'essevù strappa, tutt'intorno colline colline e ancora colline...devo fermarmi a fare una foto!!
Arrivati a Broni purtroppo le curvine finiscono, l'ultimo noioso tratto fino a Corsico non finisce più, la stanchezza sale tutta in una volta, il traffico e il caldo sono insopportabili...ma arriviamo a casa sani e salvi, col sorriso a cinquanta denti per la bella giornata trascorsa.
Che dire, ci devo assolutamente tornare su quelle stradine!!! A settembre, quando farà meno caldo!!
Un grazie al mio amico Luca, era la prima uscita che facevamo insieme, si è rivelato un ottimo compagno di viaggio, ha una guida pulitissima che è un piacere seguire le sue traiettorie, eppoi mi ha fatto guidare la sua hornet! Promosso!
E un grazie alla mia piccola essevù, che tutti criticano ma che io solo capisco e amo...la mia piccola bicilindrica dal cuore brontolone e scoppiettante
la mappa dell'itinerario:
CLIKKAAlla prossima!
[ Modificato da Babi 09.08.2008 - 13:56 ]Forse certe donne non sono fatte per essere domate.... forse hanno bisogno di restare libere finchè non trovano qualcuno di altrettanto selvaggio con cui correre...
E.I.S. team 2009 - una delle bandite che fecero l'impresa...
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126: ospiti
[report] Tra Lombardia, Emilia Romagna e Liguria.....
