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     ≡  comparazione Dunlop D208 e Pirelli Diablo


  
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Bandito
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PeZePower
Messaggi: 21
Iscritto dal: 20/6/2006
Da: near Bergamo
# 3 ≡ Re: comparazione Dunlop D208 e Pirelli Diablo
»03.01.07 - 11:02
ciao e grazie per il link,
l'articolo è molto bello e riguarda due gomme di tipo sportivo.

Per quanto riguarda le touring io ho trovato questa prova delle Dunlop D220 ST sul sito TgCom, davvero ben fatto:

Dunlop 220 Touring
Uno per tutte e tutte per uno


Non è certo della pietra filosofale che vi stiamo per parlare, ma certo per chi della moto fa uno strumento d'uso quotidiano, oltre che una pura passione quando si tratta di percorrere chilometri, scegliere lo pneumatico più adatto alle proprie esigenze e soprattutto buono in ogni circostanza meteo è una necessità. L'offerta del mercato è molto variegata e generalmente di ottima qualità, sia per quanto riguarda la tecnologia utilizzata sia per la resa in termini di grip e chilometri degli pneumatici.Tra quelli più adatti ad essere montati su maximoto, appesantite da pilota, passeggero ed eventuali borse o bauletti, c'è senz'altro il Dunlop D 220 ST Touring. Specificatamente pensato per poter supplire a tutte le necessità del mototurista incallito ma anche dello sport-turista che ama la sgroppata fuoriporta e la piega non estrema, magari in montagna e con qualunque condizione meteo.

Il D 220 ST è innanzitutto uno pneumatico bello da vedere. La scanalatura curva cosecante del battistrada non è solo studiata per minimizzare la distorsione delle scanalature nel punto di contatto, ma anche per regalare quel piacere visivo e decisamente grintoso che il disegno degli intagli trasmette. Tanto più che questa soluzione è stata sperimentata con successo sia sullo sportivo D 208 che sullo specialistico modello da pista della gamma Dunlop, il D 208 GP. La riduzione del consumo localizzato del battistrada, grazie alla scanalatura a curva cosecante, ha permesso ai tecnici della Dunlop di poter utilizzare su questo sport-tourer delle mescole più morbide, realizzate con polimeri Styrene Butadiene, mentre il posteriore è stato rinforzato con silice. Dunque design aggressivo e componenti della mescola adatti alla migliore percorrenza chilometrica, ma non va dimenticata la tecnica costruttiva delle gomme. L'anteriore beneficia del Cut Aramid Breaker mentre il posteriore è stato realizzato con una particolare tecnica di avvolgimento in acciaio: la JLB ovvero Joint Less Band.Lo scopo di questo speciale metodo di realizzazione è anche in questo caso il raggiungimento del miglior equilibrio tra il consumo del battistrada dovuto alla sollecitazione delle aree di contatto con l'asfalto e la limitazione della dilatazione per centrifugazione, ovvero l'allungamento e la deformazione dello pneumatico quando sottoposto ad angoli di piega accentuati a velocità notevoli. Quanto detto si traduce in un complessivo piacere di guida da noi sperimentato per quasi 7.000 km, a cavallo tra i giorni più caldi del mese di agosto e le prime piogge settembrine nel nord Italia.

Diciamo subito che il giudizio sulla gomma è ottimo, non solo il consumo del battistrada è stato uniforme e privo di scalini o deformazioni dovuti ai lunghi tratti ad alta velocità percorsi con una BMW R 1100 S, ma il grip nelle situazioni più disparate è stato eccellente. Nonostante il peso di oltre 230 kg della moto utilizzata nei nostri test, aumentati del peso delle capienti borse BMW e di due occupanti, il D 220 ST ci ha rassicurato in particolare su fondi umidi o anche sotto la pioggia. La dispersione dell'acqua è sempre abbondante e, a patto di non mettere in crisi il grip nelle curve sul bagnato, la sensazione di percorrere la traiettoria migliore in piena sicurezza è costante. Anche sull'asciutto il feeling è ottimo specialmente sull'avantreno che, complice la granitica ciclistica della R 1100 S, offre inserimenti repentini e progressivi della gomma, sia sui curvoni veloci, sia nel misto stretto e impegnativo.

Qualche piccola eccezione l'abbiamo riscontrata dandoci dentro con il gas sugli asfalti francesi ad alta aderenza: beninteso il D 220 ST entra subito in temperatura e si avverte l'uso della mescola morbida che attacca, tuttavia la coppia disponibile sulla Sport Tourer bavarese, specialmente a moto scarica e in salita su un passo alpino, può mettere in crisi la direzionalità della gomma posteriore ad angoli di piega al limite. La buona percentuale di intagli nella parte più vicina alla spalla dello pneumatico in questo caso si avverte. Colpa nostra! Tale è stata la sensazione di aderenza che regala il D 220 ST che ci siamo dimenticati che si tratta di una gomma prevalentemente dedicata alla durata in termini chilometrici e alla resa eccellente sul bagnato. Insomma un ottimo compagno di viaggio per i mesi invernali.Il D 220 ST Touring è disponibile in 14 misure nelle serie 70, 60, 55 con ruote 17 e 18 pollici e codice di velocità ZR.
da Bergamo in B12 m.y. 1997
nome di battesimo Ignazio Secondo

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