Forum: Mototurismo -> [Mototurismo] Viaggiare in solitaria

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© Miki :

12/4/2009 9:27
 Se ne è già parlato, a spizzico, qualche volta: è un argomento chissà perchè un po' spigoloso da affrontare...

Alcuni prediligono le grandi e variegate compagnie, molti - la maggioranza - preferiscono viaggiare in gruppi più o meno ridotti di motociclisti; qualcuno di noi preferisce viaggiare da solo, senza legami e compagni di viaggio.

Cosa spinge i motociclisti "solitari" a questo speciale tipo di isolamento?
Quali sono i meccanismi che muovono a partire da soli?
Carattere? Insofferenza? Libertà di movimento e di scelte?

Forza, dite ciò che ne pensate :-)

Nota a margine: non siamo sul manetta, pertanto cazzeggio e puttanate finiranno nel cestino, come da tradizione. Pensavo non fosse necessario ribadirlo, ma sono il solito idealista.
Grazie a tutti per la collaborazione :-)

[ Modificato da Miki 12.04.2009 - 09:43 ]

© sandrino :

12/4/2009 9:34
 In mancanza di :sex: uno si accontenta di :seg:
Poi ci sono anche gli onanisti... :-D

© skiboy :

12/4/2009 9:52
 appartengo sicuramente alla schiera di coloro che preferiscono viaggiare in piccoli gruppetti, 3 o 4 moto
al massimo, sopratutto per questioni di sicurezza e di "appoggio" reciproco in caso di necessita', mi piace la compagnia
ma non del tipo invadente e particolarmente chiassosa...(raduno a parte).

il viaggio in solitaria e' affascinante e credo sia il massimo per il mototurista vero, tu, la tua moto ed i tuoi pensieri che viaggiano oltre la strada
che stai percorrendo, senza limiti o costrizioni...non sono ancora pronto ad affrontare una cosa cosi' e, probabilmente, non lo saro' mai,
percio' quando sono solo, faccio delle uscite brevi...e' un mio grosso limite ma va bene cosi'.

non penso si possa definire "standard" il carattere di un viaggiatore solitario, puo' essere una persona chiusa ed insofferente verso tutto e tutti oppure
una pesrsona allegra e compagnona ma che in un preciso momento della sua vita sente il bisogno di staccare la spina ed estraniarsi un po',
la moto e' uno dei tanti modi per farlo, non l'unico, ma senz'altro uno dei piu' coinvolgenti e appaganti.
:-)

© fispo :

12/4/2009 10:10
 Non lo riterrei un argomento spigoloso.

Sicuramente girare da soli è forse il migliore modo per potersi godere moto e paesaggio. Puoi improvvisare e gestire il viaggio senza dovere preoccuparti di chi segue o precede.

Certo, ci vuole anche il giro in compagnia, che dà altrettanti piaceri (vedi la tavola :-)) , ma non gli stessi della solitaria.

Conclusioni: fare entrambi ;-)

© chiotto :

12/4/2009 10:31
 trovo molto più divertente viaggiare in compagnia, quindi non faccio mai mototurismo in solitario

© pinobandito :

12/4/2009 10:39
 ha i sui vantaggi e i suoi vantaggi
è forse meno divertente, ma + rischioso
si vede maggiormente il panorama
ma a volte si può non vedere qualcosa che al gruppo non può sfuggire
in caso di emergenza sì è soli e nonostante la solidarietà di motociclisti
di passaggio non è come viaggiare in gruppo

a volte da soli si perde un pò il ritmo
per questo a volte mi capita di aggregarmi
ad altri motociclisti con la mia stessa andatura

© Balena :

12/4/2009 10:43
 Io sono un solitario anche nel lavoro, il viaggiare indipendenti permette di decidere tutto senza balle.
Se decido che voglio partire all'alba, farmi 4 colazioni, cambiare 10 volte itinerario, non devo essere vincolato da nessuno eventuale zavorrina compresa.
La solitaria permette inoltre di gustarsi appieno il panorama, si può decidere di andare ai 40-50km/h dove ci gusta e + veloci dove invece è una palla.
Ci si può sbagliare strada apposta nella speranza di scoprire nuovi posticini, senza che nessuno brontoli o si lamenti xchè su quella strada la sua moto si rovina.
Non si è mai obbligati ad inseguire nessuno, sappiamo tutti che in gruppo ci si da sempre più manico. A me non piace ne inseguire ne aspettare. egoista come molti solitari ;-)
Poi non parliamo delle marachelle che si possono fare eheheh intanto nessuno ti vede.:-D
Poi sono sincero, un bel piatto di spaghetti allo scoglio, una ricciola alla griglia innaffiata da un buon verdicchio di Jesi,
accoccolati su una sedia di un ristorantino sul lungomare nel Conero,
accarezzato dalla brezza che scende dalle colline marchigiane e che scorre verso il mare blu e i mille pensieri Leopardiani sono una cosa che in gruppo non si può godere così appieno.
Vedete la testa lavora di più, fantastica e immagina, ha il tempo di soffermarsi sui particolari, anche quelli insignificanti.
ok domani vado giù :-)

© Miki :

12/4/2009 11:03
 Balena,
Citazione:

Se decido che voglio partire all'alba, farmi 4 colazioni, cambiare 10 volte itinerario, non devo essere vincolato da nessuno eventuale zavorrina compresa.
La solitaria permette inoltre di gustarsi appieno il panorama, si può decidere di andare ai 40-50km/h dove ci gusta e + veloci dove invece è una palla.
Ci si può sbagliare strada apposta nella speranza di scoprire nuovi posticini, senza che nessuno brontoli o si lamenti xchè su quella strada la sua moto si rovina.
Non si è mai obbligati ad inseguire nessuno, sappiamo tutti che in gruppo ci si da sempre più manico. A me non piace ne inseguire ne aspettare. egoista come molti solitari
Poi non parliamo delle marachelle che si possono fare eheheh intanto nessuno ti vede.
Poi sono sincero, un bel piatto di spaghetti allo scoglio, una ricciola alla griglia innaffiata da un buon verdicchio di Jesi,
accoccolati su una sedia di un ristorantino sul lungomare nel Conero,
accarezzato dalla brezza che scende dalle colline marchigiane e che scorre verso il mare blu e i mille pensieri Leopardiani sono una cosa che in gruppo non si può godere così appieno.


Bella sintesi, mi ci identifico parecchio ;-)

© pipuntoerre :

12/4/2009 11:15
 secondo me il viaggio in solitaria ha il suo bel perche'.
io viaggio in solitaria dal lunedi' al venerdi (come balena col nostro bestione).quando mi fermo al ristorante la sera non mi piace cenare con gli altri autisti che il piu' delle volte combattono la loro solitudine parlando di scania volvo stralis ecc.ecc.(a parte naturalmente le serate con gli amici camionarbanditi).
scelgo sempre di dormire in cuccetta sul mio camion in posti tranquilli.
tutto questo lo preferisco anche nei miei giri in moto con la possibilita' di passare momenti tranquilli e vedere magari gli stessi posti che vedi di solito con occhi diversi.
secondo me riesco a capire la mia moto e a conoscerla in maniera diversa.e per me che non capisco niente di moto e' importante.
certo,i consigli di paolino1200 o della babi e tutti quelli con cui sono uscito e mi hanno dato ottimi consigli su come impostare le curve (io che le facevo con la squadra),sono importanti come la benzina nel serbatoio.ma poi mi piace perfezionarli da solo.
quindi secondo me la "solitaria" e' una parte importante del mototurismo,ma,a volte, benvengano le uscite in gruppetti...................piccoli piccoli


[ Modificato da pipuntoerre 12.04.2009 - 11:16 ]

© pago74 :

12/4/2009 17:15
 Il vero viaggio è in solitaria, se si è in gruppo è una gita, sono filosofie diverse, da solo decidi l'andatura, dove fermarti in base alle tue esigenze e non a quelle degli altri, hai voglia di un gelato? ti fermi e lo mangi, sei stanco ti fermi e ti riposi. In gruppo non puoi partire quando vuoi, non puoi fermarti quando vuoi, devi fare la strada prevista e arrivare già colazionato e benzinato. Io all'inizio della mia "carriera" su due ruote ho fatto giri in solitaria di 4-5 giorni passando per austria e germania, il piacere di andare a 50 all'ora e gustarti il panorama senza dover guardare gli specchietti per aspettare qualcuno o senza dover tirare perchè sai che ti stanno aspettando non ha prezzo, il fermarti in un chiosco a mangiare un wurstel e una birra senza dover partire per forza per rispettare orari e puntelli, il piacere di fermarsi e sdraiarsi all'ombra di un pino e guardare il cielo azzurro....oppure il piacere di andare ai 150 all'ora senza dover rallentare ad ogni incrocio ad aspettare gli altri. La moto è libertà, per me il viaggiare in gruppo toglie il piacere della guida, è bello perchè si stà in compagnia e si fà baracca ma piacere di guida zero.
A meno di non avere un gruppo veramente affiatato, con andature simili e in cui tutti sappiano la strada, allora può essere bello, ti puoi concentrare sulla guida e sulla strada, non sugli specchietti e sugli incroci dove fermarti!

© rawson :

12/4/2009 18:52
 Mah, io non ho predilezioni sul modo di viaggiare, sia in moto, oppure sia in qualche altro modo.
Mi piace essere solo, così come mi piace la compagnia.
Quello che è certo è che mi piace l'esperienza del partire, del muovermi, dello stacco dalla quotidiianità, dell'improvvisare se necessario, del conoscere se possibile ......, buona parte della mia formazione viene dalla "strada".
Se ho deciso d'andare, semplicemente vado, tanto poi stradafacendo sempre qualcuno puoi trovare.
Se con amici si organizza qualcosa assieme, benvenga.
Le esperienze che si possono fare riescono ad essere diverse, le sensazioni che si vivono, possono anche essere diverse e tendenzialmente le apprezzo tutte.

© kinos2002 :

12/4/2009 19:22
 viaggiare in solitaria mi piace perchè decido io il ritmo, i posti, quando fermarmi e dove...e poi, mentre guido penso e non solo alla strada.
In compagnia è bello perchè poi hai modo di condividere con gli altri le sensazioni, ridi scherzi (tralascio il bere .... :-) ).
Insomma, per me viaggiare è bello sempre.

© mmotard :

12/4/2009 21:14
 Viaggiare è uno stato mentale, poterlo fare con un mezzo a due ruote è sicuramente molto gratificante almeno per me che l'ho fatto sia in moto che con altri mezzi :-D
La moto d'ogni tipologia ti permette di sganciarti dal contesto pur rimanendoci immerso....
Concordo con chi ha scritto che il vero viaggio lo fai da solo tu e le tua moto...certo è più pericoloso che in compagnia ;-) anche se dipende molto dalla compagnia...
ho rinunciato anni fà alle uscite con la mia Yamaha TT600 visto che gli strerrati e le strade militari che erano le mie preferite erano anche piuttosto pericolose ed isolate e il mio amico di scorribande non mi accompagnava più....
Più che egoista, come dice un amico più sopra io penso che che chi ama il viaggio solitario sia egocentrico.... ma insomma non mi pare poi un gran difetto...l'unica situazione che in fondo mi manca (quando viaggio da solo) è lo scambio di impressioni quelle due chiacchere che fai durante le soste....
Concludendo quello che mi importa veramente è viaggiare: da solo, con gli amici, con la passeggera e scusate ma che termine BRUTTO che è ZAVORRA :-( :-( io non mi sono mai portato dietro delle zavorre!!!! forse una sola vota l'ho fatto ma l'ho scaricata dopo poche ore, ripeto quello che voglio e faccio è viaggiare sentento la strada, la moto, la meta, la road map che ho nella mente.... immerso nei miei pensieri e nelle emozioni che mi permettono di apprezzare sempre questo dono meraviglioso che è la vita e questa fortuna di essere motociclista :-) :-D

© Clicky :

12/4/2009 21:15
 Miki,
Citazione:

Cosa spinge i motociclisti "solitari" a questo speciale tipo di isolamento?
Quali sono i meccanismi che muovono a partire da soli?
Carattere? Insofferenza? Libertà di movimento e di scelte?

personalmente preferisco la compagnia, piccola o grande che sia.

quando mi muovo da solo però non è per il giro in se, è più una necessità. è il bisogno di stare solo con me stesso e i miei pensieri, solo dove nessuno mi può trovare.
così non programmo un giro, prendo Fenics e vado, non im porta dove ma è meglio se è in montagna all'aria fresca e in mezzo al verde. torno solo quando sono stanco

© CavalcaLaNebbia :

12/4/2009 23:59
 Secondo me è un discorso che va oltre l'uso della moto, ed più generale, a prescindere dal mezzo usato.

Io ho iniziato ad allontanarmi da casa da solo in bicicletta, e abitando praticamente nel centro di Torino ho purtroppo iniziato a farlo solo quando avevo 15 o 16 anni. La collina di Torino (bei tempi, avevo fiato :-D), la bassa val di Susa: salivo in sella e andavo a sperimentare un po' di strade che non avevo mai fatto per pura e semplice curiosità. La curiosità è senz'altro uno dei moventi principali: se sei da solo puoi curiosare come cosa e quanto vuoi, se sei in gruppo è difficile, bisogna fare una media tra tutte le volontà.

Il passaggio alla moto è stato abbastanza naturale. I primi giri da solo li ho fatti per conoscere il mezzo, per non aver nessuno da seguire e nessuno che mi stesse dietro. E poi semplicemente ho allargato il raggio di quel che facevo con la bici. :-)
C'è da dire che certe volte parto con una idea ben precisa: vado a fare due foto. In quel caso divento assolutamente ingestibile, sono capace di fermarmi 20 volte in 4 km, magari per scendere, guardare, e risalire in sella insoddisfatto del punto di vista. Non consiglio a nessuno di seguirmi se esco con la reflex! :-P

Altre volte invece è un semplice passeggiare, a ritmi che anche i più turistici potrebbero trovare a volte noiosi. In quel caso la moto è solo una culla che mi porta a spasso mentre la matassa dei pensieri si sbroglia da sola, e vado avanti finchè c'è benzina. Viaggiare in solitaria è un modo per dialogare con sè stessi, ed è un buon segno se lo si fa spesso (secondo me), perchè vuol dire che non ci si sta antipatici :-D

Socrate disse: "Perché ti meravigli tanto se viaggiando ti sei annoiato? Portandoti dietro te stesso hai finito col viaggiare proprio con quell'individuo dal quale volevi fuggire."

Se ci piace viaggiare da soli e non ci annoiamo, vuol dire che siamo in pace con noi stessi, e lo trovo molto importante. :-)

© Thor :

13/4/2009 9:41
 Miki,
Citazione:

Quali sono i meccanismi che muovono a partire da soli?

Quello di stare da soli con i propri pensieri e stati d'animo.
Quello che ti permette di fare quello che vuoi come lo vuoi e quando lo vuoi.(andare piu piano/forte,fermarti a bere/mangiare,cambiare strada,lasciare l'orologio a casa ecc.ecc.)
Il non dover pensare dove andiamo.
Il non dover violentare il nostro modo di andare in moto (andare più forte perchè quello davandi corre o andare più piano perchè quello dietro non c'è la fà)

© Mendi :

13/4/2009 9:47
 Mi piace viaggiare da solo, o anche con uno o due compagni di cui conosco il modo di guidare. Invece le scampagnate in 10/15, che altro non sono che noiosi trasferimenti verso il ristorante di turno, non mi divertono, anche perché io manguio pochissimo quando sono fuori in moto.
Premesso questo e la mia nota misantropia, le ragioni sono varie.
a) Da solo o in pochissimi ci si ferma dove capita, senza prenotazione, e l'accordo si trova subito. Le soste sono rapide, ognuno mangia e si paga quello che gli pare, senza spagnolismi o gare di "pago io", "no, pago io", "ma immaginiamoci", ecc..
b) Il percorso viene deciso al momento e può subire variazioni in corso d'opera.
c) Si può guidare con gusto, anche veloci, sai chi hai eventualmente davanti e ti diverti senza dover stare sempre in guardia.
d) Infine e fondamentale, non c'è necessità di parlare a vanvera. Da solo è ovvio, ma anche in pochissimi in moto ci si capisce con un cenno e, durante le soste, ci si scambia qualche parola, senza straparlare di donne, denaro, motori, politica, e bla, bla, bla...Ci si gusta la moto e il viaggio in silenzio o quasi.

In conclusione, bene da solo, benissimo in due, benino in tre. ;-)

© Miki :

13/4/2009 10:00
 Tutte buone risposte, davvero ;-)

Sono particolarmente in accordo a Balena e Cavalcalanebbia, dei quali condivido i punti di vista;
Aggiungo che il decidere (anche se non pianificato, a dire il vero) di prendere e partire da solo è un coccolarmi, un ritagliarmi un fazzoletto di tempo tutto per me, specialmente in momenti - dal punto di vista lavorativo, o familiare - dove la pressione degli "altri" comincia a diventare troppo fastidiosa.

Premesso questo, sono convinto che il viaggiare da solo (con qualsiasi sistema di trasporto, moto in primis, per le caratteristiche proprie del mezzo) regali una libertà e un utilizzo del tempo - elemento ben più prezioso di qualsiasi ricchezza terrena - impensabile in altri contesti.

Quando mi capita di realizzare una bella gita (per come la intendo io: strade curvose e goduriose se si vuole tirare un po' di più, panorami interessanti e scorci da fotografare, pochissimo traffico, tanta natura, qualche pizzico di storia, possibilità di deviare per curiosare su tratti nuovi solo per citare qualche caratteristica) oltre a godermela nel durante mi restano le belle sensazioni da rivivere nei giorni a venire...
Il tutto contribuisce a rilassarmi e a ricaricare le batterie che col mio lavoro si scaricano piuttosto velocemente ;-)

Aggiungo infine che non disdegno dei giretti a tre o quattro partecipanti molto scelti, per godere oltre a tutto il resto (sacrificando un po' di libertà) di una buona compagnia, magari sgranocchiando qualcosa.

I grandi giri per riunire tanti banditi ovviamente non danno un gran gusto di guida a chi organizza, ma riconpensano chi mette in piedi tutto il baraccone tramite i sorrisi dei partecipanti che si godono il percorso e il felice baccano di una buona compagnia :-)

Io cerco di alternare tutto questo ;-)

© vanaxel :

13/4/2009 10:53
 credo di aver fatto viaggi con tutte le combinazioni possibili di compagnia:
danimarca, austria, capitali europee con mio zio e mio fratello (stesso stile di guida, stesso passo, stesso ritmo di vita);
sud-ovest della francia con un'amica conosciuta su internet e vista di persona, per la prima volta, alla partenza per il viaggio;
loira-bretagna-normandia con una collega di lavoro neocentaura: ho creato un mostro!

ma l'esperienza più bella è stata la sardegna in solitaria. non è stata una scelta ponderata, ma 'imposta' dall'ufficio che mi ha costretto alle ferie dall'oggi al domani in un periodo in cui tutti gli amici lavoravano.
ho preso la tenda, un biglietto di andata e ritorno per la sardegna e sono partita.
non avevo mai dormito in una tenda, non sapevo neppure come si montasse, eppure per 15 giorni mi sono alzata all'alba, ho smontato la tenda, ho caricato la moto, ho fatto il pieno e sono partita... ed ogni sera mi fermavo in un posto diverso, scaricavo la moto, montavo la tenda, gonfiavo (a bocca!!!) il materassino, mi facevo una doccia, andavo a cena e... perdevo i sensi esausta sul sacco a pelo!!!!

ho visto posti di cui molti miei colleghi sardi ignorano l'esistenza, ho fatto stradine a 30 allora per ammirare il panorama... per poi rifarle a ginocchio a terra!
ho conosciuto persone, vissuto emozioni, attimi di sconforto e di tristezza... esaltazioni, sorprese e stupori!
viaggiare de soli è catartico: è un faccia a faccia con te stesso dal quale non puoi sfuggire. magari parli con la moto come faccio io, ma è sempre a te stesso che parli!

però, c'è un però! : la settimana dopo essere tornata dalla sardegna sono caduta come una scema a 30 all'ora nel piazzale della caserma. mi sono giocata una caviglia e la clavicola... e se mi fosse successo in sardegna? dove spesso le strade non hanno guard rail e corrono sull'orlo della scarpata, dove i cellulari non prendono e dove non passano auto per ore e ore???

insomma, meditate gente, meditate! vivete i viaggi come volete, ma ricordatevi che non basta avere il casco ben allacciato, prima di partire assicuratevi sempre che quello che c'è dentro il casco sia lucido, sereno e coscienzioso. tutto il resto sarà solo divertimento sia che lo si viva da soli che in compagnia!

© hobbit_bahlsen :

13/4/2009 12:03
 viaggiare in solitaria , mah .
per me può diventare qualcosa di più che una semplice opzione .
mi rendo conto che più passa il tempo e meno m'interesso delle velocità di percorrenza .
e quest'anno già m'è capitato un paio di volte di perdere il gruppo (la combriccola con la quale solitamente esco) .
vabbene che mi aspettano sempre agli incroci , vabbene che "tu tieni il tuo ritmo e non preoccuparti" , ma l'idea di fare da tappo non mi entusiasma .
indi per cui , credo che quest'anno i pochi giri che farò mi vedranno spesso da solo , o al max con un paio di amici fermoni come me al seguito .

è anche vero che l'anno scorso in sardegna eravamo in due , e la libertà di scegliere strade ristoranti bed&breackfast senza dover mettere d'accordo mille teste pensanti è impagabile :)

[ Modificato da hobbit_bahlsen 13.04.2009 - 12:05 ]

© Raffaele :

13/4/2009 12:35
 ciao a tutti crdo che piu' solitari di me non ce ne siano
nei fine settimana allungati da 1-2 giorni di ferie mi giro l'italia con il mio trattorino

mercoledi' 15 tappa a roma e 16 napoli
...piacerebbe molto incontrare qualcuno



http://img8.imageshack.us/gal.php?g=94604740.jpg

[ Modificato da Raffaele 13.04.2009 - 13:36 ]

© kinos2002 :

13/4/2009 12:37
 scusate l O.T. ...pensavo di essere uno dei pochi a cui piace spesso viaggiare solo, invece mi trovo in buona compagnia..

© CavalcaLaNebbia :

13/4/2009 21:54
 kinos2002,
Citazione:

pensavo di essere uno dei pochi a cui piace spesso viaggiare solo, invece mi trovo in buona compagnia


Una buona compagnia di solitari... organizziamo un'uscita collettiva? :lol:

Scherzi a parte, penso che sia molto comune questa cosa. Solo che, naturalmente, sul forum ci piace ricordare, ridere e scherzare dei giri in compagnia, specie se di altri banditi :-)

© kinos2002 :

13/4/2009 22:22
 non mi ricordo dove l'ho letto, ma qualcuno ha paragonato il motociclista al cow-boy solitario del vecchio far west. in parte credo avesse ragione

© topesio :

14/4/2009 11:55
 Adoro girare e viaggiare da solo.
L'assenza di regole, di pianificazione, di ritmi prestabiliti e' impagabile.
Gli odori, i sapori, gli stati d'animo si possono susseguire liberi fondendosi con la strada e la moto.
Il sottile piacere di fermarsi a bordo strada, accendere una sigaretta e guardare scorrere il paesaggio negli occhi, oppure pennellare dolcemente una curva, con calma, mentre vedi da lontano la prossima.
E' la tua vita, un ricordo del passato o una speranza per il futuro che governano l'andatura, non check point o incroci.
Ti lasci andare a sensazioni pure senza imbrigliarle dentro stereotipi o orari.
L'arte della scoperta, della strada non prevista, della deviazione che non avevi in mente, ma che lasci fare alla tua moto perche' in quel momento, e solo in quel momento, hai voglia di andare a destra e non a sinistra.
Non avere paura, non temere anzi cercare l'ìgnoto, stare bene con te stesso, questi sono gli unici requisiti indispensabili per viaggiare da solo
Tanto dentro il casco c'e' posto per una testa sola, sempre e comunque

Poi c'e' il sottile piacere di unirsi a qualcuno, ben scelto, con cui dividere la strada, oppure millemila amici per un giro.
Ma e' un'altra cosa.
E' come invitare a cena una bella donna e scoprirla piano piano, oppure uscire con gli amici a fare del sano casino, ridere e scherzare.
Ugualmente piacevoli, ma diversi, da non confondere....

© achab70 :

14/4/2009 12:20
 Condivido (quasi) tutti i motivi (e le preoccupazioni) di chi ama viaggiare in solitaria, cominciando ovviamente da quello che li sintetizza tutti: "poter decidere in un attimo, secondo l'ispirazione".
Credo sia un po' come camminare in montagna, attività che mi piace molto: chi ha provato a farlo da solo, e magari a rifare lo stesso percorso in compagnia, sa che solo nel primo caso riesce a rabbrividire per il fascino del silenzio.

© Barone :

14/4/2009 13:01
 I piaceri e le ragioni del viaggiare da soli sono stati già ampiamente descritti da molti di noi, e su questo non ho molto da aggiungere.
Dico solo che, almeno nel mio caso, lo scarso o nullo anticipo col quale spesso so di potermi ritagliare il tempo necessario ad un mini viaggio in moto mi impone di intraprenderlo da solo. Così non fosse, cercherei uno o massimo due fidati compagni di viaggio, come Mendi ha già egregiamente detto.

© lobietore :

14/4/2009 17:27
 ciao a tutti,
io prediligo la solitaria come concetto già espresso in alcuni post precedenti al mio: molto semplicemente la testa che si mette nel ragionare in solitaria, lascia libero sfogo ai propri istinti senza alcuna limitazione di sorta.

Partiamo inoltre dal presupposto che sono motociclista (o almeno mi piace crederlo.. :-D) perchè mi piace in primo luogo la moto e le sensazioni che mi da.

Poi, ovviamente, esistono eccezioni, e una compagnia da SSGT è un concetto a parte, ma per esempio, i raduni, i discorsi circa giri, esperienze, avventure, pezzi della moto...sono a tratti "superflui":
io personalmente sono anche piuttosto ignorante in termini motoristici..so solo che mi piace andare in moto.

Un esempio su tutti:
l'estate scorsa, con due amici, sono stato in Sicilia: loro sono andati in aereo, io mi sono fatto corsica, sardegna in moto e poi ci siamo incontrati in sicilia; alcuni giorni stavo con loro sulla spiaggia a cazzeggiare, altre volte mi facevo i miei giri in solitaria (per farmi la cantoniera dell'etna, 900km in un giorno...in solitaria)

© Raffaele :

19/4/2009 20:42
 ......giretto in solitaria ? ecco qua' :-P Prato - Napoli






ciao a tutti
.....continua

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