Forum: Sociale & dintorni -> t.f.r che fare

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© ko :

8/2/2007 19:30
 oggi cè stata l'assemblea dove lavoro,sapevo gia benissimo cosa fare,anzi cosa scegliere,ma quel diavolo di un sindacalista mi ha confuso le idee,adesso non so piu se lasciare il t.f.r in azienda o girarne una parte in un fondo.l'unica cosa sicura è che non lo lascio al'inps :-) :-) :-) :-) voi vi siete gia fatti un'idea,anche perchè il termine previsto per la scelta è la fine di giugno :-) :-)

© MinaVagante :

8/2/2007 19:37
 il discorso è lungo e complicato
ora non ho tempo di darti un parere articolato, ma visto che l'argomento è di eccezionale importanza, metto il thread in bella evidenza
mi riservo domani di scrivere qualche informazione in merito

(complimenti per il quesito)

© ko :

8/2/2007 20:00
 ok capo grassie :-) :-) :-)

© topomoto63 :

8/2/2007 20:15
 si....si.....facci sapere che il dubbio attanaglia

© freedom :

8/2/2007 21:32
 Beh se vuoi ti posso aiutare io.. allora con la riforma Dini si sono gettate le basi per la previdenza complementare.. Con l' applicazione del nuovo sistema di calcolo pensione che è il contributivo si calcola la pensione su tutta la vita lavorativa del soggetto; in pratica si avranno pensioni del 50-60% dello stipendio attuiale. L' integrativa serve per compensare questo GAP..
Innanzitutto la riforma vale per il tfr maturato dal 1/1/2007 (quello precedente rimane al datore di lavoro) e per le aziende private (per il settore pubblico si sta ancora studiando) con più di 49 dipendenti..Allora per chi ha iniziato a lavorare prima del 93 ha la possibilità di lasciare il suo TFR al datore di lavoro (viene spostato all' inps ma è come se fosse lì).. Oppure si può metterlo o nei fondi di categoria (ognuna ha il suo) o nei fondi aperti (assicurazioni, banche,..). Se entro giugno (la comunicazione va data al datore di lavoro) non si dice nulla si ha il silenzio assenso e il tfr va nei fondi di categoria automaticamente.. LA DIFFERENZA E' QUESTA: scegliendo il fondo volontariamente si ha diritto al conferimento da parte del datore di lavoro dell' 1% della nostra retrib lorda annua (che andrà nel fondo assieme al nostro TFR)..
Per chi ha iniziato a lavorare dopo Aprile del 93 (mi sembra) non è possibile lasciare il proprio tfr in azienda. Le altre ipotesi sono uguali. Per quanto riguardi i fondi aperti bisogna informarsio alle assicurazioni, banche, ecc..
Il governo scoraggia il lasciare il proprio tfr al datore di lavoro con una tassazione elevata, ecc.. e sta spingendo per le pensioni integrative. Io ho guardato oggi all' alleanza assicurazioni ma è un casino..

© Klaudio :

8/2/2007 22:01
 Citazione:


ko ha scritto:
il termine previsto per la scelta è la fine di giugno :-) :-)


Certo il termine è giugno, ma puoi inizialmente decidere di lasciarlo in Azienda e decidere poi con calma se e su quale fondo metterlo.
Meglio così che decidere di corsa dato che una volta scelti i fondi non puoi piu tornare indietro e puoi cambiare fondo solo dopo due anni.

Meglio non preoccuparsi, aspettare e valutare molte proposte.

Sul lasciarlo all'INPS, a parte gli aspetti fiscali, c'è il fatto che l'INPS non fallirà, i fondi privati...

© friz :

8/2/2007 22:08
 Altro quesito: l'anticipo del tfr. Da quel che so, dal 30 aprile si potrà richiedere 1 sola volta nella vita lavorativa (per acquisto prima casa/ problemi gravi di salute). Mi chiedo, uno come me che lavora a tempo indeterminato dal 97 e quindi ha già gli 8 anni di anzianità può si richiedere l'anticipo sul tfr MATURATO in azienda. ma fra qualche anno questo TFR resterà immutato dato che quello futuro va interamente nel fondo di categoria. Quindi o uno si accontenta di prelevare il 67%(33%di tasse) dell'80% di ciò che ha accantonato fin'ora(pochisimo), e basta, o deve aspettare altri 8 anni per prelevare quello versato nel fondo di categoria. E mi domando...se uno presenta domanda, ad esempio nel 2016 (8 anni abbondanti dalla riforma) riceverà un anticipo solo del tfr accantonato nel fondo, solo in quello rimasto in azienda, o il 67%(quindi al netto delle tasse)della somma di entrambi? O la domanda va presentata singolarmente per ogni allocazione di TFR? O secondo voi il tfr versato nel fondo si rifarà agli anni totali lavorativi e non solo quelli passati dalla sottoscrizione a tale fondo?
Che caos...mi sa che l'abbiamo presa nel culo un'altra volta :-x !

© ko :

8/2/2007 23:16
 piu o meno so quali sono le scelte che uno può fare,anche perchè o gia la modulistica,e oltretutto oggi un sindacalista ci ha spiegato un pò genericamente il tutto.
sono indeciso perchè avendo gia sottoscritto un fondo pensionistico privato da un pò di anni,mi sembrava logico lasciare tutto in azienda.
però oggi mi hanno spiegato che se si seglie il fondo convenzionato,si ha la possibilità di aggiungere una percentuale della propria busta paga,che va da un minimo del 1,2% a un massimo del 4%(del lordo),in questo modo l'azienda è obbligata ad aggiungere un'altro 1,2%.può anche sembrare poco,ma va sempre rapportato al lordo della propria busta.
ecco perchè sono indeciso,so benissimo che ho tutto il tempo necessario per scegliere,ma so anche che giugno arriva in un'attimo,e poi se si seglie di lasciare tutto in azienda poi si può cambiare,ma se si sceglie il fondo,non si può piu tornare indietro :-) :-) :-) :-)

© ko :

10/2/2007 13:02
 be ho letto e riletto il modulo di adesione al fondo pensionistico,quasi quasi :-) :-)

© pago74 :

10/2/2007 14:15
 C'è un piccolo punto che nessun sindacalista ti dirà mai:
Al momento non c'è nessun fondo che ti garantisca un minimo di rendimento futuro ne tantomeno il recupero dell'inflazione!!!!!e per garantisca intendo "tu oggi mi dai 100 euro io tra 20 anni te ne dò indietro 200"

Tutti dicono che "l'ammontare della pensione varierà in base al profilo scelto dal sottoscrittore e dall'andamento dei mercati"Sticazzi!!!!!Tutti i rischi dei mercati te li cucchi te, mica il gestore,lui guadagna anche se i mercati crollano ma te?
E se c'è una recessione mondiale di una decina d'anni?e se c'è un'altro 11 settembre?
se i mercati mondiali scendono nei prossimi anni(cosa non difficile visto che negli ultimi 4 anni abbiamo viaggiato a +15% all'anno in borsa) quei fondi cosa faranno?......Provate un pò a chiedere a quelli che hanno investito in fondi (non necessariamente azionari, anche obbligazionari) nel 2000!!!i più fortunati sono in pari mentre chi ha investito in "semplici" titoli di stato ha guadagnato almeno un 13%
Occhio che ci fregano!!!!
In azienda o all'inps c'è la sicurezza che si avrà una rivalutazione del 75% dell'indice istat+1,5% che non sarà tanto ma si è sui livelli dei titoli di stato...
Per adesso li lascio in azienda poi se uscirà qualcosa di migliore vedrò.

© utente inattivo :

10/2/2007 14:32
 Io so che il TFR maturato fino ad oggi, resta a disposizione del dipendente il quale lo può chiedere in anticipo max. 80 % dopo 8 anni di servizio per certe spese (mediche, casa, ecc...) !

Il TFR che maturerà poi, cioè dal 01/01/2007, la norma si applica solo alle aziende che hanno + di 50 dipendenti, verrà data la facoltà al dipendente di farlo gestire dall'INPS o da società finanziarie private con i fondi privati.

Attenzione !!! non è retroattivo, solo quello DA MATURARE ! (questo è quello che ho letto e che mi hanno spiegato a me )

Personalmente, vorrei sapere che fondi esistono, in quanto se sono tutti pensionistici (privati o pubblici) il rendimento è certo (tipo assicurazione sulla vita) cioè alla scadenza i soldi ci sono, altrimenti se sono di altro tipo qui secondo me vengono le rogne:

Infatti mettiamo che decida di versare il TFR da maturare in un fondo Obbligazionario privato; le obbligazioni sono debiti contratti dalle società che si autofinanziano emettendo obbligazioni sul mercato, e non è detto che poi le onorino ! Perciò, se mi mettono il TFR in obbligazioni "Parmalat"....beh. avete capito, se tra 10 anni la PARMALAT fallisce i miei soldi dove vanno ??

Io spero che i fondi privati o publici siano a carattere pensionistico, altrimenti c'è la prendiamo bene nel didietro, oppure, si va all'INPS, che almeno dovrebbero essere sicuramente + sicuri !

P.S.: ma voi pensate veramente che un domani riceverete il TFR sotto forma di pensione ? Prima di tutto, se dovessi morire il giorno dopo essere andato in pensione chi si terrà il TFR versato ? E poi, Vi sembra giusto obbligare un'azienda con 1000 dipendenti a sborsare tutti i mesi 100-150 euro x 1000, oltre a contributi per pagare i debiti INPS ? Fino ad ora, quei soldi si trovavano in un cassetto virtuale e se qualcuno si licenziava + o - si trovavano......Starò a vedere quante Ditte saltano con 'sto sistema !!!



[ Modificato da Nic71 il 10/2/2007 14:40 ]

© utente inattivo :

12/2/2007 17:08
 minchia che casino :-?
per fortuna non ci sono dentro! :-o

© Scorpion66 :

12/2/2007 17:21
 per fortuna sono dipendente dello stato dal 1988, ma l'andazzo delle cose mi preoccupa comunque. credo si prospetti un futuro non roseo :-(

© Ste83 :

19/2/2007 16:40
 io lavoro in un azienda con 3 dipendendi da meno di 3 anni (tra l'altro son assunta com eapprendsta...)
il mio primo pensiero è stato: lo lascio in azienda...
ma qui ogni giorno esce fuori una voce diversa e non so + che fare T^T

© Rollyzan :

19/2/2007 18:04
 io lo lascio in azienda... ;-)

© overkill22 :

1/4/2007 16:57
 ma alla fine, di sto tfr si puo sapere cosa bisogna fare?
a me hanno detto che per il Trentino c'è un fondo dove praticamente non hai svantaggi ma solo vantaggi (e qui mi sorgono i primi dubbi), i soldi che metti in questo fondo si rivalutano del 13% e il mio datore di lavoro se mi versa il TFR in questo fondo ha degli sgravi fiscali....
BOH ! :-?

© piolo64 :

12/5/2007 23:06
 scusate (malgrado la questione è seria )ma non c'è la faccio ad non postare questa foto.... :-D :-P

© utente inattivo :

17/5/2007 17:59
 :-o
Visto che le idee sono ancora poco chiare, forse vale la pena di aspettare e lasciare il TFR in Azienda.
Questa è l'unica scelta revocabile !! Domani, quando avrò più consapevolezza potrò in qualsiasi momento aderire alla Previdenza Complementare (scelta irrevocabile).
Il rischio è però che nessuno si iscriva ai fondi obbligando il di fatto il Governo ad imporlo per legge.
Certo che gli sgravi fiscali previsti sono allettanti

© nikon :

17/5/2007 18:02
 bella fregatura....

purtroppo devo lavorare ancora 15 anni (ne ho 44) aderiro' ai fondi aziendali mediaset faro' quello beneficiario che a parole dovrebbe rendere di piu'...

© G-Spot :

27/5/2007 21:26
 raga .. siamo il 27 !! (giusto per ricordare)

© utente inattivo :

4/6/2007 17:40
 Io l'ho lasciato in azienda in attesa di verificare quanto rendono e come funzioneranno a regime i fondi esterni.
Credo che al momento la cosa importante si fare una scelta, cioè indicare una preferenza, che consenta di prendere tempo per decidere in base a quello che andrà configurandosi come definitivo.

Ciao bella gente.

© nikon :

4/6/2007 17:44
 l'altro giorno ho firmato il mio TFR x i restanti 14-15 anni nel fondo aziendale mediaset"mediafond" per ora rende bene speriamo anche in futuro

© biziss :

4/6/2007 17:46
 l'azienda per obbligo di legge deve già adesso mettere il trattamento di fine rapporto nell'ultima busta paga... non cambierebbe molto e poi ... nel caso in cui dovesse andare male ... le vertenze sindacali vengono sempre (almeno per il 90%) vinte dai lavoratori ...

... credetemi ... ci sono dentro fino all'osso ...

© Stufo76 :

1/9/2011 14:45
 Riprendo questo vecchio thread perché attualmente ho il TFR in azienda, ma sto valutando l'ipotesi di destinare il 100% del mio tfr ad un fondo.
La mia situazione è questa: primo contratto di lavoro luglio 1998, da allora ad oggi ho cambiato (mio malgrado) 7 aziende, inclusa l'ultima per la quale attulamente lavoro, ed è probabile che ne cambi altre in futuro.
La regione per cui vorrei aderire ad un fondo è che la penultima azienda non mi ha liquidato interamente, e, visto l'andazzo, vorrei evitare di smenarci soldi in futuro.
Che mi consigliate?

© Cicileo :

1/9/2011 14:58
 I fondi, visto il periodo... li eviterei...

Va tutto male ed è tutto fermo...

Il posto più sicuro attuamente è sotto il materasso... oppure sul conto corrente... almeno li sono garantiti.

I fondi hanno spesso tassi troppo bassi... quelli certi al 100%... che poi non sono mai certi al 100%... se la banca o l'ente chiude... E quelli con tassi maggiori a volte hanno comunque dei rischi.

Per come la vedo io non è il momento di usare fondi e affini.

Ma è un mio parere. Avevo messo dei soldi su un conto per 12 mesi... ma appena ho visto le borse a fine agosto... ho chiuso e ritirato tutto!

© Stufo76 :

1/9/2011 14:59
 Cicileo,
Citazione:

I fondi, visto il periodo... li eviterei...

Va tutto male ed è tutto fermo...

Il posto più sicuro attuamente è sotto il materasso... oppure sul conto corrente... almeno li sono garantiti.

I fondi hanno spesso tassi troppo bassi... quelli certi al 100%... che poi non sono mai certi al 100%... se la banca o l'ente chiude... E quelli con tassi maggiori a volte hanno comunque dei rischi.

Per come la vedo io non è il momento di usare fondi e affini.

Ma è un mio parere. Avevo messo dei soldi su un conto per 12 mesi... ma appena ho visto le borse a fine agosto... ho chiuso e ritirato tutto!

Eh? (cit.)

© Satoru :

1/9/2011 17:58
 Io me lo tengo in azienda.
In precedenza (pre-riforma) lo avevo in parte nel fondo aziendale.
I vincoli per prenderlo se cambi oramai sono terrificanti: qualcosa come 4 anni di disoccupazione. E nel mentre come mangi?
I fondi non possono piu' fallire per legge, ma possono darti meno di quanto atteso (logico se i soldi non ci sono)
Il TFR mi risulta garantito dallo stato qualora l'azienda non sia in grado di farvi fronte (non so con che tempi nella pratica) mentre nei fondi complementari se marca male va in cavalleria.
Molti fondi complementari sono co-gestiti dai sindacati che ci guadagnano su anche loro.
La rivalutazione del TFR in aizenda e' sempre positiva e legato all'inflazione (comunque mai negativo, tipo 0.75% sicuro ogni anno. non ricordo esattamente)

© wale21 :

1/9/2011 19:29
 io vado alla vecchia... ;-) pochi ma buoni

© Adynolfy :

1/9/2011 21:54
 Mi ci è caduto l'occhio per caso....
Vi parlo per esperienza personale (circa 4 anni fà) ho fatto un corso con la regione e tra i vari prof c'èra anche un Avv. del lavoro....ebbene, c'è una legge (ma stranamente in pochi la conoscono) che agevola i lavoratori: anticipa l'INPS le ultime 3 buste paga e il TFR non pagato dall'azienda, e poi si riffarà sul datore di lavoro. Se non è cambiato nulla nel frattempo......direi decisamente in azienda, vi pare? ;-)

© Stufo76 :

2/9/2011 9:38
 Ok, grazie a tutti per i consigli: sembra che la soluzione migliore sia lasciarlo in azienda.

Il punto però è un altro: in 13 anni di lavoro (mio malgrado) ho cambiato 7 aziende, quindi mediamente rimango con la stessa azienda un paio d'anni, il futuro non si prospetta migliore.

La mia penultima azienda all'atto del licenziamento non mi ha saldato per intero, mancavano 2.000 euro.

Mi sono rivolto ad un avvocato ed abbiamo iniziato la procedura, le raccomandate, il tentativo di conciliazione obbligatoria ecc.: tutto inutile.

A questo punto l'unica soluzione rimanente era fargli causa, ma ciò voleva dire anticipare come minimo 7-800 euro per riaverne 2.000 chissà quando: l'avvocato mi ha detto che il gioco non valeva la candela, e abbiamo lasciato perdere.

A questo punto mi è venuto in mente di destinare il tfr ad un fondo per obbligare l'azienda a versare i soldi mensilmente al fondo, piuttosto che tenerseli e comunque non darmeli all'atto del licenziamento.

Che ne dite?

© Barone :

2/9/2011 9:54
 Stufo76,
Citazione:

Che ne dite?

che se l'azienda non ha liquidità, i soldi al fondo non li versa.
poi certo possiamo tirare in ballo l'appropriazione indebita ecc. ecc., ma nella sostanza ti ritrovi punto e a capo, con procedure coattive ancora più lunghe e complesse.
onestamente ciò che ti ha detto l'avvocato in merito ai 2.000 euro che avanzi mi sembra una cagata... mi pare più poca voglia di fare.

© Stufo76 :

2/9/2011 10:23
 Barone,
Citazione:

che se l'azienda non ha liquidità, i soldi al fondo non li versa.
poi certo possiamo tirare in ballo l'appropriazione indebita ecc. ecc., ma nella sostanza ti ritrovi punto e a capo, con procedure coattive ancora più lunghe e complesse.

Vero, ma almeno me ne accorgo per tempo, giusto?
Nel senso: se non mi pagano lo stipendio me ne accorgo mese per mese, ma se si pappano il mio tfr me ne accorgo solo all'atto del licenziamento.
Mentre destinando il tfr ad un fondo me ne accorgerei mese per mese. Giusto?

Barone,
Citazione:

onestamente ciò che ti ha detto l'avvocato in merito ai 2.000 euro che avanzi mi sembra una cagata... mi pare più poca voglia di fare.

Mi ha detto più o meno così: vuoi intentare una causa? Bene, mi devi anticipare circa 7-800 euro di spese. I soldi (con gl'interessi e le spese) li rivedrai alla fine della causa, ma solo se l'azienda ha liquidità, perché altrimenti, pur vincendo la causa, se i soldi non ci sono ti attacchi.
Detto questo, mi è sembrato opportuno lasciar perdere. Secondo te ho sbagliato?

© Cicileo :

2/9/2011 10:41
 Io terrei e ho in azienda.

© avolteritorno :

2/9/2011 12:48
 Il TFR in caso di insolvenza dell'azienda ti viene dato dall'INPS che gestisce in apposito fondo di garanzia. Devi fargli causa, poi promuovere un'azione esecutiva. Quando arriverai alla fase di pignoramento, se questo sarà negativo, avrai accertato l'insolvenza del datore, quindi ti rivolgerai all'INPS. In caso di fallimento, tanto meglio perchè l'insolvenza sarà già cosa nota. Anche in quel caso c'è il fondo di garanzia, addirittura con maggiori tutele. Logico che se un avvocato lavorerà per te, dovrai quantomeno anticipare le spese. Però nel diritto del lavoro le fasi processuali sono più brevi e gli onorari di avocato sono ridotti alla metà. Però ci sono delle decadenze, quindi se non ti muovi perdi quelle possibilità.

© Stufo76 :

2/9/2011 14:41
 avolteritorno,
Citazione:

Il TFR in caso di insolvenza dell'azienda ti viene dato dall'INPS che gestisce in apposito fondo di garanzia. Devi fargli causa, poi promuovere un'azione esecutiva. Quando arriverai alla fase di pignoramento, se questo sarà negativo, avrai accertato l'insolvenza del datore, quindi ti rivolgerai all'INPS. In caso di fallimento, tanto meglio perchè l'insolvenza sarà già cosa nota. Anche in quel caso c'è il fondo di garanzia, addirittura con maggiori tutele. Logico che se un avvocato lavorerà per te, dovrai quantomeno anticipare le spese. Però nel diritto del lavoro le fasi processuali sono più brevi e gli onorari di avocato sono ridotti alla metà. Però ci sono delle decadenze, quindi se non ti muovi perdi quelle possibilità.

Vale la pena anticipare un migliaio di euro per rivederne duemila dopo anni?

© geoveloce :

2/9/2011 15:06
 Stufo76,
Citazione:

Vale la pena anticipare un migliaio di euro per rivederne duemila dopo anni?


Io direi di si....comunque se la causa la si promuove attraverso un sindacato la spesa (almeno, così chiesero a me , tempo fa) dovrebbe essere pari all'iscrizione più il 5-6% della somma recuperata e i bolli....circa 350-400 euro in tutto.

© Adynolfy :

2/9/2011 16:46
 Stufo76,

Rileggi bene il mio post, cerca un "Avv del Lavoro" la scadenza dei termini per il recupero del tfr dovrebbe essere di 5-6 anni a retroso, la spessa che viene valutata da un Avv onesto è di circa 250 euri.
Se vale la pena? MA SONO SOLDI TUOI!!!

© Stufo76 :

2/9/2011 17:06
 Adynolfy,
Citazione:

Stufo76,

Rileggi bene il mio post, cerca un "Avv del Lavoro"

proprio ad uno di questi mi sono affidato

Adynolfy,
Citazione:

la scadenza dei termini per il recupero del tfr dovrebbe essere di 5-6 anni a retroso

è passato 1 anno quindi ci rientro abbondantemente

Adynolfy,
Citazione:

la spessa che viene valutata da un Avv onesto è di circa 250 euri.

ho speso 300 euro per l'avvio di tutte le procedure, la vertenza, il tentativo di conciliazione obbligatoria, la segnalazione all'ispettorato del lavoro ecc. ma non è servito a nulla: l'azienda non risponde anzi rimanda indietro le raccomandate rifiutate.
A questo punto l'avvocato mi ha detto che l'unica soluzione è iniziare una causa civile, e ciò vuol dire anticipare ulteriori 7-800 euro.
Ora, lasciando stare che sono soldi miei, il discorso di principio ecc., guardiamo il lato pratico: mi devono 2.000 euro. Ho già speso 300 euro e non ho ricavato nulla. Ora dovrei spenderne ulteriori 7-800 e iniziare una causa civile. Visti i tempi della giustizia itaGliana, se mi va bene i 2.000 euro più le spese li vedranno i miei nipoti, se mi va male non solo non vedo più quei soldi ma ci rimetto anche le spese dell'avvocato.
Ora, ti chiedo di nuovo: ne vale la pena?

Comunque, lasciando stare questo discorso su cui ormai ho messo una pietra sopra, la mia domanda è un'altra: per evitare il ripetersi della stessa situazione, ovvero che dopo 2-3 anni mi licenziano e non mi danno il tfr, e a me non conviene fare causa perché il gioco non vale la candela, avevo pensato di destinare il tfr ad un fondo, così da obbligare l'azienda a versare i soldi mese per mese, e così da potermi accorgere subito se i soldi non li versano. Per inciso, mi sono dovuto iscrivere all'INPS online, e ogni mese controllo i miei contributi: è capitato di dovergli "ricordare" che mi DEVONO versare i contributi.
Ho pensato bene oppure è una cagata?
Nel caso, quel'è il fondo che ritenete migliore? Volgio versarci soltanto il 100% del tfr e solo per non perderlo.

© avolteritorno :

2/9/2011 17:10
 Chiedo scusa per il precedente messaggio in italiano indecente, ma andavo di fretta. Mi pare che Stufo abbia parlato di questi 2000€ in una precedente discussione e se non si è deciso fino ad ora forse si è messo l'anima in pace. In ogni caso, riguardo all'accantonamento del Tfr, a mio parere è meglio dare fiducia all'azienda per difendere il capitale nel tempo senza correre rischi eccessivi, situazioni patologiche a parte.

...Stufo, mi accorgo adesso che mi hai preceduto...

[ Modificato da avolteritorno 02.09.2011 - 17:18 ]

© kinos2002 :

2/9/2011 19:30
 tutto dipende dall'azienda in cui si lavora. Se pensi che ha futuro meglio l'azienda, altrienti meglio i fondi. io ho optato x l'azienda

© Adynolfy :

3/9/2011 9:10
 Stufo76,
Citazione:

ho speso 300 euro per l'avvio di tutte le procedure, la vertenza, il tentativo di conciliazione obbligatoria, la segnalazione all'ispettorato del lavoro

Stufo76,
Citazione:

ciò vuol dire anticipare ulteriori 7-800 euro.

Scusa la mia perplessità, ma tu le procedure iniziali non le hai fatte tramite un Avv. del sindacato? Per fare la vertenza devi comunque passare per un sindacato, e che io sappia...non possono chiederti dei soldi anticipatamente....semmai ti chiederano una percentuale (circa l'8%) sulla somma recuperata...... :-?

Bè comunque, mi dispiace per la situazione in cui ti trovi.......a aspettarlo sotto casa per farci due chiacchere "civilmente" no? :vecchiobalordo: :attento: :martello: :pezzettini: :-D

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